Si è tenuto a Napoli, in una sala gremita presso la sede dell’ASL1 di Napoli, l’evento La Telemedicina: Innovazioni Organizzative, Tecnologiche e Digitali per l’Integrazione del Sud Italia. La Sfida per un Mezzogiorno Sempre Connesso, promosso dal coordinamento AIIC della Campania, appuntamento in cui gli ingegneri clinici regionali (e non solo) si sono posti in dialogo con gli esperti di settore. All’evento ha portato il suo saluto Umberto Nocco, presidente AIIC, che ha ricordato quanto l’Associazione sia già presente ed attiva sia nello sviluppo dell’intero sistema della telemedicina in Italia, che anche sull’argomento del miglioramento complessivo dell’organizzazione sanitaria nel Sud del Paese, ambito in cui il contributo delle tecnologie innovative può assicurare equità di prestazioni ed accesso. Nel suo commento alla giornata, Pasquale Garofalo (componente del Consiglio Direttivo AIIC e tra gli organizzatori dell’evento) l’ha definita un appuntamento “ricco di spunti di riflessione e idee innovative sulla telemedicina e sul suo impatto futuro. Gli interventi dei relatori hanno messo in luce le potenzialità di questa soluzione tecnologica nel superare le disuguaglianze nell’accesso alle cure, soprattutto nelle aree più isolate. La presenza delle istituzioni, della Regione, delle associazioni e delle aziende è stata particolarmente significativa, dimostrando un forte impegno per lo sviluppo della telemedicina”. Tra i presenti, anche il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata, che ha dichiarato che “l‘evento di oggi rappresenta un’occasione per analizzare le sfide della telemedicina, affrontando temi critici come la standardizzazione dei protocolli, la sicurezza dei dati, l’interoperabilità dei sistemi. Mi piace sottolineare però come questo evento non solo tratti temi di natura tecnica, ma voglia promuovere anche una collaborazione virtuosa tra ingegneri e gli altri professionisti della sanità. Solo unendo le nostre competenze, possiamo creare un sistema sempre più efficiente e sostenibile, a beneficio della collettività“. Il commento conclusivo di Garofalo ha ripreso proprio la necessità di una unione di intenti: “questo incontro ha evidenziato l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide del sistema sanitario. È emersa la necessità di un cambio di mentalità professionale ed anche istituzionale, per portare all’abbattimento delle diffidenze verso le nuove tecnologie e verso il riconoscimento del loro ruolo fondamentale nel supporto ai professionisti della salute. Il successo della telemedicina – ha concluso – richiede oggi più che mai la collaborazione di tutti, istituzioni, operatori sanitari e cittadini, per avviare progetti ambiziosi capaci di ricadute sostanziali, percepibili, fruttuose”.