Successo del Manifesto Aiic per la sicurezza.
Oltre tremila professionisti e ricercatori dell’ambito biomedico, rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità e di istituzioni nazionali e sovranazionali, docenti universitari e componenti di società scientifiche hanno dato vita a Long Beach all’evento annuale della Association for the Advancement of Medical Instrumentation (Aami), una organizzazione nonprofit fondata nel 1967 negli USA per stimolare e governare lo sviluppo delle tecnologie healthcare nel rispetto della sicurezza dei pazienti e dell’efficacia delle implementazioni tecnologiche nei servizi sanitari. L’evento, quest’anno focalizzato su cybersecurity e risk management delle tecnologie sanitarie, ha visto – tra gli oltre 50 relatori che hanno animato il meeting, durato dal 1 al 4 giugno – l’intervento di Lorenzo Leogrande, presidente dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, che ha presentato in sessione plenaria l’esperienza dell’ingegneria clinica nel nostro Paese di fronte ad una platea internazionale di esperti di settore, con rappresentanti dagli Usa alla Cina, dal Sudafrica all’Australia. Presentando le caratteristiche peculiari dell’ingegneria clinica italiana, Leogrande ha sottolineato «la capacità di Aiic di dialogare sia con le università, che i soggetti pubblici, sia con il mondo della ricerca che con l’imprenditoria e le aziende private», generando così un’attenzione alle tecnologie healthcare che non vive di compartimenti stagni, ma che genera «un effetto di sistema che rilascia processi ad alta tecnologia e modelli di cura utili al paziente». Presentando all’interno del suo intervento a Long Beach il “Manifesto per la Sicurezza dei Pazienti e per l’equilibrato governo delle tecnologie biomediche” – documento in 9 punti lanciato lo scorso autunno dall’Aiic e firmato da 18 società scientifiche ed associazioni professionali italiane – Leogrande ha ricordato come l’ingegneria clinica italiana non interpreti il suo ruolo solamente nei confini delle competenze tecniche di un soggetto professionale, ma anche «assumendo la dimensione e la responsabilità di una realtà in grado di richiamare tutto il Ssn a valori e a obiettivi irrinunciabili quali la sicurezza delle cure in un’epoca di forte trasformazione tecnologica». “L’intervento di Lorenzo Leogrande” sottolinea l’Associazione “ha suscitato profondo e specifico interesse nella platea Aami, visto che l’esperienza italiana degli ingegneri clinici si sta affermando come una delle più avanzate in ambito internazionale; ed Inoltre è stata avanzata la richiesta di trasformare il Manifesto Aiic in un documento di riferimento internazionale”. «La prospettiva in cui si è collocata la nostra partecipazione all’Aami – è il commento del presidente dell’Aiic – è stata senza dubbio quella di farci conoscere meglio, anche per preparare il terreno dell’evento di Roma 2019, convegno internazionale dell’ingegneria clinica, che si terrà nella nostra capitale alla fine di ottobre del prossimo anno. Gli attestati di stima che abbiamo ricevuto e le richieste di immediata collaborazione che abbiamo ricevuto, ci fanno credere che nel prossimo biennio tutto il settore dell’innovazione tecnologica in sanità guarderà all’Italia come ad un Paese di riferimento».