Nel numero di maggio di EHEALTH un servizio di otto pagine è stato dedicato a come AIIC ha affrontato associativamente la pandemia, con quali iniziative, con quali attività e azioni (anche in webinar). Un servizio puntuale che termina ricordando che “anche grazie ai dati e alle esperienze raccolte attraverso la sua rete di informazioni, l’Associazione ha poi dato vita a due momenti di
confronto pubblico e dibattito (ovviamente in formato webinar), con la partecipazione complessiva di circa mille professionisti (non solo ingegneri clinici): il primo, “Dispositivi medici e CoVid19: Cooperazione tra Ingegneri Clinici e Responsabili IT”, si è tenuto il 1 aprile con la partecipazione di alcuni professionisti coinvolti in prima linea per affrontare tematiche differenti (“Le tecnologie biomediche per intensità di cura”, con Gianluca Bandini, del Policlinico S. Orsola Bologna; “Organizzazione dei percorsi e dell’ospedale”, con Andrea Ghedi dell’ASST Bergamo Ovest, Treviglio; “Problematiche di procurement, coordinamento regionale e rapporti con Consip e fornitori” a cura di Maddalena Branchi – ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo; “La gestione delle donazioni e le interazioni con i privati in momento di emergenza” per voce di Paolo Cassoli – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano). Il secondo webinar, dal titolo “L’emergenza COVID-19 sotto la lente degli operatori sanitari: confronto tra anestesisti, rianimatori, ingegneri clinici, farmacisti ospedalieri e provveditori”,
ha visto AIIC coinvolgere SIAARTI, SIFO, FARE e Confindustria Dispositivi Medici nelle figure dei loro presidenti Flavia Petrini, Simona Creazzola, Salvatore Torrisi e Fernanda Gellona, oltre naturalmente a Lorenzo Leogrande, per un confronto esteso sulle problematiche e le insufficienze che il COVID-19 ha rivelato del nostro SSN e che hanno portato Fernanda Gellona ad affermare che le maggiori criticità sono state probabilmente ”la mancanza di coordinamento tra il livello
centrale e le Regioni, in particolar modo per quanto riguarda gli ordini dei materiali con richieste arrivate scoordinate e da più parti: Protezione Civile, centrali di acquisto regionali, Consip, singoli ospedali, donatori, senza una regia di fondo”.
Fonte: EHEALTH