ASSOCIAZIONE ITALIANA INGEGNERI CLINICI
21° CONVEGNO NAZIONALE
Comunicato Stampa.3
GARATTINI AL CONVEGNO AIIC:
ALLA SANITA’ ITALIANA SERVE
UNA RIVOLUZIONE CULTURALE
CARTABELLOTTA (GIMBE):
LA NECESSITA’ DI RIFORME CORAGGIOSE
MILANO 11-13 NOVEMBRE
www.convegnonazionaleaiic.it
MILANO, 11 NOVEMBRE – “Non basta il PNRR: ci vuole una rivoluzione culturale. E l’ingegnere clinico è il baricentro tecnologico di questa svolta”: l’ha detto Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri intervenendo alla sessione di apertura del 21° Convegno Nazionale AIIC, avviato oggi a Milano. “Benvenga il Piano nazionale se serve per avviare un sistema digitale efficiente per ricavare quello che ci serve. Oggi le tecnologie sono entrate molto poco nel SNN, a dispetto di quello che si dichiara ovunque. Pensiamo soltanto a quello che avremmo potuto raccogliere in termini di dati condivisi con un sistema digitale efficiente durante il Covid. C’è uno spazio enorme da occupare perché il SSN deve diventare un laboratorio basato su miliardi di dati correttamente utilizzati per indirizzare le decisioni”. La “rivoluzione” di cui parla il fondatore del Mario Negri si basa su prevenzione, università e “scuola superiore di sanità, per formare manager di alto profilo”, dinamicità contrapposta a “rigidità burocratica”,
In definitiva – ha concluso Garattini ricordiamo che “le idee servono prima dei finanziamenti:avere i soldi ma essere privi di pensiero ci porterà a sperperare le risorse, come abbiamo già fatto in altre situazioni”.
Gli stessi argomenti sono stati ripresi dal presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che ha confermato il pensiero di Garattini: “I soldi servono per rilanciare il SSN, ma siccome il nosrto servizio sanitario era il malato sotto osservazione, un’iniezione di denaro pubblico richiede un cambiamento culturale. Dobbiamo domandarci: cosa vogliamo portare a casa con il PNRR? Se vogliamo solo soldi con qualche progetto, finiamo che mettiamo pezze al SSN. Se non ci saranno riforme coraggiose non ci sarà il value for money”. Tra queste il presidene Gimbe ha sottolineato la necessità di non confondere tra loro investimenti ordinari e straordinari. Investiamo sul capitale umano e rilanciamo le politiche sanitarie. Valorizzare la ricerca perché altrimenti andranno all’estero con perdita di capitale. Rivoluzioniamo la medicina del territorio. Facciamo formazione e informazione sulla telemedicina. Realizziamo un equilibrio tra pubblico e privato senza demonizzare o deificare.
Ufficio Stampa:
Walter Gatti (349.5480909);
waltergatti59@gmail.com